La politica non è la Lira!
Dopo quasi 8 anni dall’entrata in vigore dell’euro ragioniamo ancora in Lire per ogni acquisto o valutazione che dobbiamo fare. Si sa che noi italiani siamo un po’ restii al cambiamento ma c’è qualcosa di fondo che ci sfugge e non è certo per malinconia o romanticismo…
Non riusciamo ancora a svincolarci dalla logica del pentapartito (destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra) ed anche quel minimo di nuovo, attuato con la forzatura di PDL e PD, ancora lo riconduciamo alla logica delle parti politiche.
Purtroppo questo non è un problema solo degli elettori ma ancor prima è un problema della politica, dei partiti, dei giornalisti e quindi in generale della cultura italiana.
Non credo che ci potrà mai essere una vera rivoluzione politica, un cambiamento nelle istituzioni al quale consegua un nuovo slancio vitale fino a quando la massima aspirazione di ogni forza politica italiana sia colmare il vuoto lasciato dalla Democrazia Cristiana.
Come con l’euro, in tutti i pochi cambiamenti che i partiti hanno realizzato da 15 anni a questa parte, si tengono in tasca nuovi simboli ma si ragiona ancora in termini di falce martello fiamma e scudo crociato.